The Incredible Sound Of Inca Misha

by Inca Misha

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1.	De Incredibol Saund Of Inca Misha 00:10		buy track
2.	(Chicharrita) Bum! Bum! Bum! 03:13	lyrics	buy track
Chicharrita Bum! Bum! Bum! Que Puledro!
3.	La Balalaika 01:53	lyrics	buy track
La Balalaika Concerto d’amor Nelle notti d’ottobre infatti io ero da solo La morte verace nelle notti di ottobre o novembre Per favore no per favore no La morte dai tetti nelle foglie di autunno Non muoio, non muoio Io ho una balalaica Io ho una balalaika Io ho una balalaica Io ho La balalaika Laika!
4.	Ceci n'est pas un Mandarin 02:26	lyrics	buy track
Sinceramente no Mandarino Te lo ripeterò No! Mandarino Asprino tu Talvolta Senza semi tu Ti fai chiamare Clementino Allorquando ti trovai Su di un pero Quantunque ti assaggiai Tu Eri una pera Mandarino tu Mai più Mi gabberai!
5.	Greta 03:43	lyrics	buy track
Greta, greta Come sei bella Sei bella come A una Madonna Pittata sui rimorchi Dei cami Greta, Sei bella Sei bella e pure abbastanza effeminata La tua delicatezza Mi ricorda Di certi stopper degli anni '60 Oppure '90 o '91 Tipo a PASQUALE BRUNO Greta Come sei bella Sei bella come A una Madonna Che piange sangue Greta Sei bella! La tua dolcezza Mi rocorda Alla mannaia La tua sipatia Ricorda scherzi belli Tipo a un sasso dal Cavalcavia Greta Mi piaci Perchè sei un macellaio con la gonna Greta Tu sei all'antica Greta Tu sei salame e fica Greta Te la ricordi la pubblicità della mortadella dal cuore d'oro? Io no!
6.	Cacca (canzone brutta) 00:36	lyrics	buy track
Cacca Canzone brutta Cacca C'era una volta un Re Seduto su un sofà Che disse alla sua serva ¥ФЖϞ%#¤Ʉʠ Cacca Canzone brutta Cacca
7.	Lavastoviglio 02:00	lyrics	buy track
Lavastoviglio acceso tu Che rallegri le mie notti insonni Fai tremare la casa di allegria Allegoria di un passato mai venuto Di un passato che non ritornerà Ma ho un fondo di noia Mi rattrista la gioia Di udir fuggir le onde Finish microperla scompari nel blu Di flutti ferragliosi Porcellaneosi. Bacio te Ma era un sogno Per fortuna Perchè eri un lavastoviglio.
8.	Antonello 04:08	lyrics	buy track
Ma cosa dici? Antonello! Eri lì per sbaglio? E lì hai visto tutto? E non l'hai detto al maresciallo?!?! Tu sei un pirata e dimmi Quanto erano zingari? TANTISSIMO! Tatuatelo a vita Sulla coscienza! Disgraziato! Ma non lo guardi il TG Lis? Società immonda Qanto va a rotoli? TANTISSIMO!!! E io da grande Voglio fare la vecchia Così ti urlavo dietro con la bava nella bocca E ti sputavo in faccia La dentiera sulla faccia E io da grande Voglio fare la vecchia Vestirmi di un vestito solo Fare i solitari a letto Farmi la bocca col rossetto Antonello! Scureggio ad ogni passo Se ti inseguo col martello E io da grande Voglio fare la vecchia Così ti urlavo in faccia con i peli della faccia E io da grande Voglio fare la vecchia Appuntarmi i peli della barba Per baciare te Fammi sentire vera Mordimi la dentiera Ti buco il pallone!!! E poi mi pettino i peli dei nei Dolcemente
9.	Carnibbale 04:30		buy track
10.	Il Lamento del Lavastoviglio 01:50		buy track
11.	Valentina 03:08	lyrics	buy track
Valentina Una vagina ti trovai in mezzo alle gambe. Tu dici che è impossibile, ma io la vedevo. NITIDA. Era lì, se non l'ha presa nessuno vedrai che ci sarà. Lo so, pare impossibile, Ma la natura quando vuole fa i miracoli. Una farfallina di pelo Un petalo di ciccia La bocca di una vecchia mi parea Ma, te lo giuro, Di vagina si trattò
12.	Uomo con la Valigia 04:47	lyrics	buy track
Uomo con la valigia Tu sei un uomo con la valigia La tua esistenza è grigia Scura Uomo con la valigia Uomo con la valigia Tu sei un uomo senza camicia Tu te ne stavi nel recinto dei cani Ma tu non hai il cane Oooo malinconia tremenda Uomo con la valigia Uomo con la valigia Tu sei un uomo senza camicia Quella panchina è nuda sotto il tuo corpo vestito Perché faceva fresco e quasi pioveva Uomo senza valigia Uomo senza valigia Tu sei un uomo con la camicia Sì perché magari, però, nella valigia tu avevi Una specie di ombrello, una specie di o-n-m-b-r-e-l-l-o Blu!

about

The Incredible Sound Of Inca Misha è il primo album in studio degli Inca Misha.
Registrato male nell’arco di quasi due anni, ma per un tempo effettivo di poche ore di riprese, è una sorta di greatest hits dei primi 10 anni di carriera della band. Da qui la schizofrenia e l’imprevedibilità del sound del disco: una dozzina di canzoni che sono delle operette surreali, espressioniste, dadaiste, futuriste, chiamatele come vi pare, attraversate da un’ironia e un’irriverenza naturale, da testi spesso non ultimati, per non intaccarne l’espressività con inutili ritornelli o strofe riempitive.

Il disco si apre con Chicharrita (Bum! Bum! Bum!), hit “reggae-rom” (mix di reggaeton e fanfare balcaniche, perché gli Inca Misha non schifano a nessuno), versione per il mercato latino della celebre Cicalina (Bum! Bum! Bum!). Si continua con la versione aggiornata de La Balalaika, già presente in “Canzoni in Camicia” (2006), dedicata allo strumento che diede inizio a tutto, che con la sua triangolarità, li generò: una serenata disperata dedicata a una matrioska, che nascondeva all’innamorato le sue 6 figlie concentriche.
Ceci n’est pas un Mandarin, nella sua 35° versione registrata, è un gioco semiotico non-sense, in cui le liriche “basse” e infantili, vengono elevate dall’uso di congiunzioni forbite (non se ne faccia una colpa agli Inca Misha: lo fanno in tanti, quando non hanno niente di buono da dire).
Greta parla da sola. Imparata a memoria per mancanza di carta e penna, è un tributo alla bellezza della musica italiana con la M minuscola e la I maiuscola.
Lavastoviglio (e il suo reprise Il Lamento del Lavastoviglio) è una delle tante serenate dedicate dagli Inca Misha ad oggetti vari ed eventuali, mentre Antonello è un manifesto esistenziale, un invito all’irriverenza: il protagonista, vedendo offesi i propri valori di cittadino italiano (sempre con la C minuscola e la I maiuscola), si libera finalmente dalle briglie che il vivere in comunità gli impone,
arrogandosi il diritto di sputare in faccia le proprie sentenze a chicchessia (un po’ come si sentono in diritto di fare i vecchi), per finire soddisfatto a bearsi dei propri peli dei nei, simbolo della rispettabilità conquistata.
Il Carnibbale è invece un personaggio che si manifesta solitamente a fine concerto degli Inca Misha, per fare definitivamente terra bruciata di quello che rimane del palco. Un personaggio che non ha richiesto troppa fantasia per essere immaginato.
Valentina! È un inno cameristico all’organo genitale femminile, in questo caso in possesso di tale Valentina, che tenta di confondere l’amato, mettendone in crisi ogni certezza, per il puro vezzo di non concedersi. Questi, come in un sogno, cerca di ricordare, con parole sublimi e metafore da dolce stil novo, se fosse proprio una vagina quella che aveva visto tra le gambe o se fosse stato ingannato e confuso dai fumi dell’amore, per poi impazzire ed autoconvincersi
che proprio di vagina si trattò.
Il disco si conclude con la scura e malinconica Uomo con la Valigia, in cui si narra la storia vera di un signore che si trovava nell’area cani senza cane, ma con una valigia. Canzone talmente intensa e sospesa, che uno dei componenti si è addormentato durante le registrazioni.

credits

released March 19, 2018

Registrato, mixato e masterizzato da Simone Vassallo e Inca Misha all’Head Banging Studio (Firenze) tra il 2016 e il 2017.

Artwork: Simone Vassallo

GLI INCA MISHA SONO:
Simone Vassallo: voce, percussioni e trombette
Niccolò Giordano: pianole, balalaika, trombetta e voce
Cesar Villeda: trombe, trombette e voce

Piero Spitilli:Contrabbasso in (2)
Wassilij Kropotkin: archi in (11).